Cosa c’è dietro un’etichetta?
- Marco Osio
- 20 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Un’etichetta è poco più che un frammento di carta incollato all’interno della cassa armonica di uno strumento. La si vede solo guardando dentro, in controluce.Eppure, proprio lì si cela uno dei dettagli più significativi — e spesso fraintesi — della liuteria.
Per molti è una firma, un’indicazione d’autore, quasi un certificato.Per chi costruisce strumenti, invece, è qualcosa di molto più profondo:un gesto definitivo. Una presa di responsabilità.
Quando l’etichetta diventa un atto
Quando appongo la mia etichetta dentro un violino, una viola o un violoncello, non sto semplicemente chiudendo il lavoro.Sto dichiarando che quello strumento è mio, nel senso più ampio possibile.Che ogni scelta, ogni linea, ogni suono che ne scaturirà racconta qualcosa di me, della mia ricerca, del mio percorso.
Una firma che parla davvero
Chi riceve uno dei miei strumenti sa con certezza chi lo ha costruito, in che luogo, con quale intento. Sa che ogni centimetro di legno è stato scelto, lavorato, ascoltato da me, personalmente. Sa che la voce che lo strumento emetterà è frutto di un’unica visione, maturata in anni di esperienza e confronto con grandi musicisti.
Un’etichetta autentica non è solo un nome: è una storia viva, verificabile, coerente. È un impegno verso il musicista e verso la tradizione cremonese di cui mi sento parte e continuatore.

Una prassi non sempre trasparente
Nel corso del tempo, in alcuni ambienti è accaduto — seppur in modo limitato e non generalizzato — che strumenti di dubbia provenienza venissero completati con etichette di liutai estranei alla loro realizzazione, talvolta neodiplomati o non ancora attivi professionalmente.Una prassi discutibile, che ha contribuito a generare confusione, sfiducia e difficoltà di attribuzione.
Per questo oggi è ancora più importante sapere con certezza chi c’è dietro un’etichetta.
Una scelta consapevole, anche per chi suona
Oggi più che mai, chi acquista uno strumento ha il diritto — e il dovere — di chiedersi:Chi c’è dietro questa etichetta?È solo un nome? È marketing? È una firma d’occasione?Oppure è davvero la voce dell’artigiano che ha costruito lo strumento?
Nel mio laboratorio, se il cliente lo desidera, può seguire in accordo con me ogni fase della costruzione:dalla scelta dei legni, al taglio, alla verniciatura.Ogni dettaglio è visibile, condiviso, vissuto insieme.
Un suono che nasce da una storia vera
Nel mondo della liuteria contemporanea, la trasparenza è una forma di rispetto.Verso i musicisti, verso i colleghi, verso la storia.
Per questo motivo, i miei strumenti portano una firma che non ha bisogno di spiegazioni.Chi ne possiede uno lo sa: non ha comprato solo un oggetto.Ha scelto un compagno, una voce, un pezzo di verità.
🔍 Vuoi scoprire come nasce uno dei miei strumenti?Visita il mio sito www.marcoosio.com o seguimi su youtube per vedere le fasi di lavorazione direttamente dal mio laboratorio a Cremona.
Ogni strumento ha una voce. Ma anche una firma.E ogni firma, una storia.